Conclusa la Pechino Parigi - la gara di Aghem - Fiorio
29 Luglio 2013
Conclusa la Pechino Parigi - la gara di Aghem - Fiorio
Oggi 29 giugno con l’arrivo in Place Vendome a Parigi, si è conclusa la 5°
edizione della Pechino Parigi riservata alle auto storiche.
La gara iniziata nell’ormai lontano 28 maggio dalla capitale cinese, ha
visto gli equipaggi attraversare 8 paesi Cina appunto, Mongolia, Russia,
Ucraina, Slovacchia, Austria, Svizzera e Francia.
Alla fine dei 12.250 km. l’arrivo ha avuto luogo nella famosa Place Vendome
– una delle locazioni più prestigiose della capitale francese - che ha fatto
da festoso salotto alle vetture sopravvissute agli sterrati mongoli, ai
tormentati asfalti russi e alle prove speciali di velocità in circuito e su
sterrato, che hanno caratterizzato le ultime tappe.
Il nostro Paese è stato rappresentato da un solo equipaggio e da una sola
auto di produzione italiana e per giunta torinese come l’equipaggio!
La Lancia Fulvia Coupé 1300 numero 57 che Gianmaria Aghem e Piergiovanni
Fiorio-Trono hanno saputo, dosando gli sforzi condurre con saggezza ad una
brillante classifica, che li vede all’ottavo posto nel gruppo delle vetture
costruite dal 1942 al 1975 – il più numeroso – e al quinto posto nella
classifica di classe delle vetture con cilindrata sotto i 2 litri.
A proposito della cilindrata, la Fulvietta si caratterizza per essere la
vettura in gara con il motore più piccolo e perciò a dire di Aghem, in
qualche prova abbiamo potuto difenderci, ma non primeggiare. Ci sarebbero
voluti tanti cavalli in più!
Pur non essendo dei novellini i nostri piloti non avevano mai partecipato ad
una competizione così lunga, che ha messo a dura prova anche il fisico, se
si pensa che in 31 giorni di gara ci sono stati solo quattro giorni di
riposo, peraltro quasi interamente dedicati ai controlli e agli interventi
sulla Lancia.
La vettura si è comportata molto bene, l’unico inconveniente, che ha fatto
perdere tempo, nell’economia della gara, è stata una foratura, mentre gli
interventi effettuati, sono stati di normale routine, per la sostituzione di
pezzi usurati a causa delle condizioni del percorso a volte proibitive.
La preparazione è stata realizzata dai tecnici savonesi Italo Barbieri e
Roberto Ratto, che hanno letteralmente “inventato” delle soluzioni, che
certo nei rally europei di qualche giorno, ricchi di punti di assistenza e
con carburanti di uso normale, non sono certo necessarie. Nella Fulvia sono
stati stivati tutta una serie di ricambi, due ruote di scorta, doppio
serbatoio, doppie batterie, strumenti di navigazione ecc. come dice Aghem:
“cosi combinata pesa come un TIR”
Concludere una simile gara rappresenta certo una grande soddisfazione per la
piccola Lancia e per un equipaggio, che come detto, è all’esordio in un raid
di questa portata!
Staranno già pensando all’edizione 2016? Chissà?
Piero Fiorio Trono dichiara: “ lo rifarei, ma con una compagna, per
condividere le emozioni. La Mongolia è fantastica, a parte la Capitale,
anche i cavalli sono felici…e sereni. Troppo bello”
La Fulvia ha portato in giro per mondo le insegne dell’ ASI – Automotoclub
Storico Italiano, del Veteran Car Club di Torino e dell’ACI di Torino.
Per la cronaca la gara per le vetture sino al 1942 è stata vinta dagli
inglesi Garrat - Brown su Chevrolet Fangio Coupé mentre nel gruppo delle più
moderne nel quale erano inseriti Aghem e Fiorio Trono si sono affermati gli
australiani Crown - Bryson su Leyland P76 che monta un motore Rover V8 di
4400 cc.
Torino 29 giugno 2013