Si conclude la Cuervo y Sobrinos Cup 2013!
1 Luglio 2013
Si conclude la Cuervo y Sobrinos Cup 2013!
Si è chiusa la prima edizione della Cuervo y Sobrinos Cup: gara di regolarità organizzata dalla Scuderia Tricolore di Reggio Emilia e riservata ad auto storiche costruite entro il 1969.
Sessanta equipaggi al via, in prevalenza stranieri.
Molte le nazioni rappresentate: oltre all’Italia, Spagna, Inghilterra, Svizzera, Germania, Austria, Olanda, Francia, Russia, Australia,..
Grande l’entusiasmo per la Cuervo y Sobrinos Cup soprattutto fra gli stranieri, che vedono nel suo svolgimento, nell’ospitalità a 5 stelle, nei maestosi paesaggi alpini e nelle prove a cronometro e di media un grande evento da non perdere. La sua formula fatta di strada, paesaggi e momenti conviviali, si accosta bene a chi vive questa passione per le auto storiche anche sotto l’aspetto culturale, turistico e, perché no, enogastronomico.
La gara
Le tante ricognizioni hanno portato a definire un percorso suggestivo e unico, lungo strade davvero panoramiche dei più rinomati passi alpini: Stelvio, Bernina, Gavia, Mortirolo, hanno fatto da cornice alle storiche signore, ingaggiando gli equipaggi in prove sfidanti all’ultima curva. Sono queste le strade delle storiche cronoscalate su cui gli equipaggi si sono sfidati al centesimo di secondo.
Una prima edizione, ma che già fa parlare di sé per gli spettacolari 540 km di strada da percorsa nel cuore di tre nazioni. Un percorso dai paesaggi incomparabili e mozzafiato, nel cuore delle Alpi tra Italia, Austria e Svizzera.
Il podio
La gara si è conclusa con l’equipaggio 1 sul podio: Mozzi-Biacca, su Triumph TR 2 del 1955, seguiti da Gamberini Fabbri su Alfa Romeo Giulietta del 1956 e da Massara Schira su Lancia Fulvia HF 12 del 1966.
La Cerimonia di Premiazione si è svolta nel parco del Grand Hotel Bagni Nuovi di Bormio, che ha accolto tutti i partecipanti fin dal giovedì regalando, al termine di ogni tappa, momenti di relax nelle splendide terme.
Le parole dei protagonisti:
E’ Marzio Villa, Patron della gara e Presidente della Cuervo y Sobrinos a raccontarci la Cup: “Vengo a Bormio da quando ero un bambino e i 61 anni di vita vissuta su queste strade mi hanno fatto amare Bormio e tutta la Valtellina. Provo grande affetto per un paese di cui mi sento a pieno titolo cittadino. Era da tempo che pensavo a cosa poter fare per legare tra loro le mie tre grandi passioni: questo territorio, gli orologi e le auto storiche… e così è nata la Cuervo y Sobrinos Cup”.
La gara è infatti stata fortemente voluta dalla Cuervo y Sobrinos che, in partnership con Scuderia Tricolore e Canossa Events ha realizzato l’evento.
“E’ un evento unico” continua Villa, “sessanta auto d’epoca di altissimo livello, costruite tra gli anni ‘20 e il 1969… non macchine vecchie, ma veramente auto storiche! E qui sta davvero il fulcro dell’evento. Io adoro le auto storiche, e il motivo è forte: quando ad esempio la gente vede passare una bella auto moderna sportiva, l’apprezza, ma da un punto di vista razionale, serio: pensa alle prestazioni, alla velocità,… Quando invece si vedono passare le auto storiche, la gente ricorda e sorride. E’ questo importante: fare sognare le persone, farle sorridere. Questo è ciò che lega l’evento e gli orologi Cuervo y Sobrinos. Con le mie creazioni voglio far sognare le persone. Una Marca storica, nata a Cuba nel tempo in cui il lusso era uno stile di vita. Del resto sembra incredibile, ma nel seicento un ambasciatore di Bormio era presente alla Corte di Madrid. E qui si chiude il cerchio tra territorio, orologi, auto, cultura latina e passione”.
Cuervo y Sobrinos, title sponsor dell’evento, ha creduto molto nella Cup e ha creato una nuova serie di orologi Swiss Made studiata apposta per i piloti. La Racing Collection ha caratteristiche e design sportivo, ma sempre nel rispetto del lusso che contraddistingue la Maison. Sono cinque gli orologi di questa nuova collezione, e uno di questi è stato omaggiato ad ogni pilota in gara. Sono pezzi unici, serigrafati con il nome della gara e il numero di equipaggio del pilota.
Luigi Orlandini, Presidente della Scuderia Tricolore, sottolinea le peculiarità della Cuervo y Sobrinos Cup: “La Cuervo y Sobrinos Cup è stata creata come un evento unico: un percorso panoramico lungo i passi più belli d’Italia, con la rievocazione di percorsi di storiche cronoscalate, ma soprattutto un’occasione di relax e benessere tra montagne incantevoli e serate in una cornice meravigliosa per condividere la grande passione che ci accomuna tutti! Abbiamo offerto a chi partecipa una manifestazione come la vorrei io: impegnativa sul piano tecnico, con strade e tornanti sfidanti, ma allo stesso tempo intensa come esperienza di piacere, capace di regalare emozioni anche nei momenti conviviali, e un’ospitalità curata fin nei minimi dettagli. Ovviamente tutto questo è possibile anche grazie al coinvolgimento di partner d'eccellenza: Cuervo y Sobrinos, Credit Suisse e Jaguar, che hanno accolto fin dall’inizio con entusiasmo questo progetto. Dobbiamo veramente ringraziarli per aver reso possibile tutto questo!”.
Il percorso e le tappe: il resoconto giorno per giorno
Giovedì 27 giugno - Cuervo y Sobrinos Cup – Verifiche e cena di gala
Dal primo pomeriggio di giovedì 27 giugno i saloni del Grand Hotel Bagni Nuovi di Bormio si animano con l’arrivo dei sessanta equipaggi della Cuervo y Sobrinos Cup.
Tantissimi gli stranieri, provenienti da tutta Europa e oltre, che hanno deciso di gareggiare in questa prima edizione che si prospetta già dal primo giorno un must per chi ama la regolarità di altissimo livello.
Si controllano i documenti sportivi, si consegnano i cadeaux offerti dall’organizzazione e dagli sponsor, si verificano e ammirano le auto che formano un parterre di livello davvero alto.
Il clima è frizzante e carico di aspettative, ci si saluta tra vecchi amici e si formano nuove conoscenze tra piloti e navigatori. Iniziano le sfide tra le nazioni più rappresentate dai gruppi di equipaggi in gara come Spagna, Svizzera, Germania e Inghilterra.
I piloti partecipano alla “caccia al tesoro” per le vie dell’antica città di Bormio prima di ritirare l’orologio esclusivo Racing della Cuervo y Sobrinos presso la gioielleria Vitali.
E poi ci si rilassa alla cena di gala nel magnifico salone dei Balli del Grand Hotel, dove Luigi Orlandini, Presidente della Scuderia Tricolore e Marzio Villa, Presidente della Cuervo y Sobrinos, salutano gli equipaggi in gara e presentano con entusiasmo la Cup, resa possibile dalla sinergia con gli sponsor, che si dichiarano entusiasti di essere “nella squadra”.
Venerdì 28 giugno - Cuervo y Sobrinos Cup – Prima Tappa
Parte la Cuervo y Sobrinos Cup sotto un cielo nuvoloso, ma senza pioggia, i motori rombano e la piazza di Bormio applaude i sessanta equipaggi che lasciano Piazza del Kuerc alle 10 alla volta della Val Mustair.
Spettacolari i primi tornanti, che portano verso il passo del Forno sotto una leggera nevicata che non scoraggia, ma anzi sprona i piloti a correre con le macchine aperte sotto lo sguardo curioso delle marmotte che osservano incuriosite.
Il primo gruppo di prove presso il Golf Club di Bormio vede delinearsi la classifica della giornata:
si ingaggiano subito i primi tre equipaggi e al temine delle prove ecco che al primo posto si posiziona la vettura condotta da Gamberini-Fabbri seguito da Massara-Schira e da Mozzi-Biacca.
Tra un gruppo di prove e l’altro il paesaggio varia scandito dai tipici paesi austriaci con le case finemente decorate dalle caratteristiche guglie dei campanili che si svettano verso il cielo dominando la Valle.
Dopo un susseguirsi infinito di curve e tornanti che hanno messo a dura prova le storiche protagoniste, gli equipaggi hanno apprezzato il tipico pranzo austriaco a base di Gulasch di cervo, spätzle e zuppa di erbe.
Premiata la piu’ giovane pilota femminile alla guida di una Porche 911T, con un occhiale esclusivo handmade in legno e pietra dell’azienda tirolese Rolf Spectacle, sponsor della gara.
Il secondo gruppo di prove conferma la classifica e l’ingaggio tra i primi piloti.
Si prosegue in direzione Austria attraverso il suggestivo Passo Resia, situato non lontano dal confine italo-austriaco, che mette in comunicazione il Tirolo e l’Alto Adige, a 1.500 metri di altitudine. Alti ghiacciai, idilliaci laghi di montagna e romantiche malghe con vista sui frutteti.
Il Passo Resia, non è però soltanto uno dei più importanti valichi alpini che dividono l’Italia dall’Europa centrale, ma ospita anche i rinomato lago di Resia, una delle attrazioni naturali più apprezzate della Val Venosta, anche grazie all’effetto sorprendente e suggestivo provocato dal campanile di Curon, che spunta solitario tra le acque verdi del lago.
Il sole nel frattempo buca le nuvole e sorride agli equipaggi, un ottimo auspicio prima di affrontare la ripida salita dello Stelvio, dove le mucche guardano impassibili gli equipaggi ingaggiati nell’impegnativa prova di media con ben tre rilevamenti segreti.
Frizzantissimo l’atteso Mojito Party che accoglie i partecipanti tra musiche cubane e drinks preparati da Carlos, esperto bar tender di Cuba.
Un giro di shopping nel cuore di Bormio e poi relax alle terme del Grand Hotel Bagni Nuovi.
La classifica finale della prima tappa cambia l’ordine sul podio:
Primo l’equipaggio Mozzi-Biacca, seguito da Massara-Schira e da Gamberini-Fabbri.
Sabato 29 giugno - Cuervo y Sobrinos Cup – Seconda Tappa
Condizioni climatiche avverse, pioggia e neve della seconda giornata di gara della Cuervo y Sobrinos Cup non ha assolutamente scoraggiato i concorrenti: a partire dalle 9.30 di sabato 29 giugno, gli equipaggi hanno raggiunto la Svizzera costeggiando la ferrovia del caratteristico trenino rosso del Bernina, che collega Tirano, in provincia di Sondrio, con la famosissima ed esclusiva St. Moritz. Nel 2008 l’UNESCO ha dichiarato le linee dell’Albula e del Bernina Patrimonio Mondiale proprio grazie all’unicità del tracciato, costellato da un’architettura ferroviaria spettacolare, gole profonde, gelidi ghiacciai e clima mediterraneo.
Ovviamente lungo il percorso non sono mancate le prime prove cronometrate della giornata, che hanno animato lo spirito già competitivo degli equipaggi, ancora più coinvolti in vista del gran finale di domenica.
Lasciate alle spalle Tirano e Poschiavo, i concorrenti hanno poi affrontato il Passo del Bernina, un valico alpino a 2.323 metri d’altezza, ormai in territorio svizzero, che mette in comunicazione con l’Engadina.
Giunti in vetta e accolti da un clima ovattato e nevoso, gli equipaggi hanno assaporato nello storico Albergo Ospizio Bernina il tipico “pranzo alpino”, con tanto di zuppa d’orzo calda, che ha ritemprato soprattutto chi ha viaggiato a cielo aperto sfidando le intemperie.
Nel pomeriggio, la Cuervo y Sobrinos Cup ha visto gli equipaggi sfilare per le vie del centro storico di St. Moritz, in assoluto una delle più scintillanti località del turismo invernale e tra le più conosciute al mondo. Chic, elegante ed esclusiva grazie a un ambiente cosmopolita, è situata al centro del paesaggio lacustre dell’Alta Engadina. Il suo leggendario clima secco e frizzante viene definito “clima champagne”…
Da St. Moritz a Livigno il passo è breve. Attraverso il Tunnel Munt la Schera, una galleria aperta nel 1965 e lunga 3,4 chilometri, che collega la Svizzera con l’Italia, conosciuto come Passo del gallo, gli equipaggi sono sbucati a Livigno. Considerata la più importante stazione invernale della Lombardia e una delle principali dell’arco alpino, incastonata tra Svizzera e Italia, la sua valle è circondata dai Parchi Nazionali dello Stelvio e dell’Engadina. Verde lussureggiante nei mesi estivi, candida e ovattata durante quelli invernali, circondata da montagne che raggiungono quasi i 3000 metri, il villaggio di Livigno è costituito da una striscia continua di case in legno e pietra, che ha saputo serbare nel tempo le caratteristiche ambientali, culturali e architettoniche della cultura alpina. Ma oltre che per le sue lunghe piste e la sua natura intatta, Livigno è anche nota perché zona extra-doganale e quindi gode di particolari sgravi fiscali e facilitazioni, risultando il luogo più conveniente dove lasciarsi tentare.
Lasciandosi alle spalle Livigno, i concorrenti hanno affrontato il secondo gruppo di prove cronometrate, percorrendo i dolci tornanti del Passo del Foscagno, che mette in comunicazione con la Valdidentro e la Valtellina.
Prima di ritornare a Bormio, ultimo passo: quello della Forcola, e ultima gruppo di prove. A fare da cornice alle splendide auto storiche, tra un secondo e l’altro scandito dai cronometri, un inaspettato arcobaleno ha accolto i concorrenti all’arrivo in piazza del Kuerc, a Bormio.
Aperitivo tipico valtellinese con i canti del coro della Baiona con musiche locali, e poi cena tradizionale in un clima amichevole e rilassato.
A fine giornata si scambiano due posizioni nel podio: Gamberini-Fabbri scavalcano Massara-Schira, mentre Mozzi-Biacca rimangono al comando.
Ma sentiamo le parole dei concorrenti che descrivono la Cuervo y Sobrinos Cup:
“Paesaggi affascinanti, spirito latino, prestigio del grande evento, alta presenza di stranieri, volti piacevolmente nuovi, sponsor di prestigio e uno staff accogliente… imperdibile!” commenta Gamberini che riassume così la Cup. Ma è Fabbri, il suo copilota, a chiudere il cerchio sulla parte anche sportiva dell’evento: “Prove messe bene, ben presidiate, nessun problema con i ciclisti, nessuna prova annullata, cronometraggio eccellente… questo sì che è un grande evento anche dal punto di vista sportivo!”.
Infine Callow Brigitte, equipaggio 23, arrivato da Londra per partecipare al rally aggiunge: “No pain, no gain!”.
Domenica 30 giugno - Cuervo y Sobrinos Cup – Terza Tappa
Splende il sole sulla terza tappa della Cuervo y Sobrinos Cup.
Gli equipaggi partono alla volta del passo Gavia: curve mozzafiato, strapiombi da togliere il respiro, scorci di laghi e prati a perdita d’occhio… questo è il passo più impegnativo della gara.
La discesa, ripidissima e stretta, ha tenuto alta l’attenzione di piloti e navigatori.
Sfidanti i gruppi di prove che vedono la classifica finale sempre più combattuta.
All’arrivo, pranzo ed esposizione dei risultati.
L’ultima tappa conferma sostanzialmente le posizioni del giorno precedente: l’equipaggio Mozzi-Biacca, seguiti da Gamberini-Fabbri e sul terzo gradino del podio Massara-Schira.
Grande è l’entusiasmo tra gli equipaggi, che si danno appuntamento all’edizione 2014 della Cup, ma lasciamo descrivere la giornata a Giordano Mozzi, vincitore della prima edizione della Cuervo y Sobrinos Cup: “Trovo ottimo l’equilibrio tra competizione e parte più conviviale dell’evento. Bellissime le serie di prove concatenate che ti permettono di gustare la strada in ogni curva, senza interruzioni. E poi paesaggi da favola, strade all’ombra e nel verde, tornanti sfidanti, paesaggi alpini incredibili e situazioni di grande appagamento,…Ogni curva è un nuovo panorama e un bel ricordo da riportare a casa…. Voto: 10 e lode!”.
Arrivederci al 2014
Un grazie di cuore da parte dell’organizzazione a tutti coloro che hanno reso possibile il successo dell’evento: in primo luogo a tutti i partecipanti, che con il loro entusiasmo hanno reso unica la I° edizione della Cuervo y Sobrinos Cup.
E poi un grazie alle autorità dei Comuni e delle Province attraversati, agli Ufficiali di Gara, alla CSAI, a tutti i collaboratori e ai volontari senza il cui supporto tutto questo non sarebbe stato possibile.
Un progetto di grande respiro internazionale, al cui successo hanno contribuito anche sponsor illustri come Credit Suisse e Jaguar, che ha fornito all’organizzazione e alla stampa le prestigiose auto con cui seguire il percorso.
Un ringraziamento anche alla Cantina Rainoldi, wine partner dell’evento, Rolf Spectacle, e a tutti i partner locali.
La macchina organizzativa della Scuderia Tricolore e di Canossa Events è già al lavoro per progettare un 2014 sempre più ricco di proposte interessanti.